Buongiorno prodi lettori. Qualche giorno fa ho concluso la mia lettura del primo volume di Rainbow days di Minami Mizuno. Non posso dirmi soddisfatta al cento per cento, non è stata infatti una lettura totalmente divertente, ma nemmeno da gettare via.
"Rainbow days. 1"
di Minami Mizuno
Editore: Star Comics
€4,30 · 208 p.
Genere: manga, fumetti, shoujo
Trama: Quattro compagni di classe molto diversi tra loro... Natsuki è timido e ingenuo, e la sua tendenza a sognare a occhi aperti lo rende facile preda dei bulli della scuola; Tomoya è un ragazzo molto popolare, e il suo debole per le ragazze lo porta ad assumere atteggiamenti decisamente frivoli; Tsuyoshi invece è un otaku, e difficilmente si rende conto di quello che gli succede intorno; Keiichi ha sempre in faccia un sorrisino malefico, e non fa nulla per nascondere la sua vena sadica... Pur non avendo nulla in comune, non passa giornata che i quattro non trascorrano in compagnia! Tra difficoltà, amicizie e amori, ognuno di loro cercherà di affrontare al meglio la più critica di tutte le età: l’adolescenza!
Recensione
In questo primo volume della serie Rainbow days, composta di quindici, veniamo introdotti all'interno della scuola e delle vicende quotidiane di quattro amici. Natsuki, Tomoya, Tsuyoshi e Keiichi sono infatti inseprabili ed affrontano insieme i problemi scolastici e amorosi tipici dell'età adolescenziale. Nonostante siano un quartetto piuttosto compatto, ognuno di loro ha una personalità molto differente dagli altri, il che li rende unici ed essenziali all'interno del gruppo.
Con il passare delle pagine, nonostante a volte mi annoiassi, si impara bene a conoscere i diversi protagonisti, di cui ho apprezzato maggiormente il carattere di Tomoya. Le loro sfaccettature diventano quasi abituali e non c'è quasi bisogno di guardare chi parla per capire chi ha detto cosa. Alcune scene le ho trovate molto esilaranti e divertenti, sono a tratti ridicole, ma appositamente e dosate nella maniera giusta, senza esagerare. Il rischio è sempre quello di strafare.
Per quanto riguarda i disegni devo dirmi contenta. Minami Mizuno ha uno stile molto classico e fine. Non ci sono troppi particolari a invadere la scena, contano principalmente le espressioni dei personaggi e le loro parole. Si da grande spazio ai commenti, alla narrazione esterna, ai dialoghi, alla parola in generale. Un dettaglio che non stona nonostante sia un manga e che ho apprezzato.
Sono arrivata a fine lettura abbastanza combattuta: da una prima parte che tutto sommato mi era piaciuta, da quella centrale che invece mi aveva terribilmente annoiata e dall'ultima che ha risollevato tutta la lettura. Non so quindi che continuerò la storia o meno, sono timorosa che questo si ripeta anche nei numeri successivi, ma visto il basso prezzo dell'opera potrei dare al secondo volume una possibilità.
Trattandosi di uno shoujo le avventure narrate sono di vita quotidiana, fatta di amori e amicizia, ma non per questo sono meno interessanti o avvincenti. In questo primo volume infatti se ne vedranno delle belle, anche se però, devo confessate, non mi ha soddisfatta al cento per cento. Nella primissima parte del manga ero abbastanza divertita nonostante non riuscissi bene a distinguere i quattro protagonisti. Natsuki è al centro delle vicende ed anche probabilmente il meno simpatico dei quattro; ha un carattere molto ingenuo e come macro obiettivo ha quello di trovare una ragazza con cui avere una relazione e spesso questo lo rende ripetitivo e infantile. Questo è forse uno dei motivi per cui non sono rimasta molto entusiasta della storia, ma principalmente ha influito l'arrivo del personaggio di Anna. Non l'ho trovata una ragazza antipatica, ma con la sua comparsa la narrazione ha subito un brusco rallentamento che in parte mi ha quasi annoiata. Fortunatamente nell'ultima parte il manga riprende velocità e infatti si è piacevolmente concluso.
Per quanto riguarda i disegni devo dirmi contenta. Minami Mizuno ha uno stile molto classico e fine. Non ci sono troppi particolari a invadere la scena, contano principalmente le espressioni dei personaggi e le loro parole. Si da grande spazio ai commenti, alla narrazione esterna, ai dialoghi, alla parola in generale. Un dettaglio che non stona nonostante sia un manga e che ho apprezzato.
Sono arrivata a fine lettura abbastanza combattuta: da una prima parte che tutto sommato mi era piaciuta, da quella centrale che invece mi aveva terribilmente annoiata e dall'ultima che ha risollevato tutta la lettura. Non so quindi che continuerò la storia o meno, sono timorosa che questo si ripeta anche nei numeri successivi, ma visto il basso prezzo dell'opera potrei dare al secondo volume una possibilità.
Rainbow days
1. Rainbow days. 1 (Star Comics, 2015)
2. Rainbow days. 2 (Star Comics, 2015)
3. Rainbow days. 3 (Star Comics, 2016)
4. Rainbow days. 4 (Star Comics, 2016)
5. Rainbow days. 5 (Star Comics, 2016)
6. Rainbow days. 6 (Star Comics, 2016)
7. Rainbow days. 7 (Star Comics, 2016)
8. Rainbow days. 8 (Star Comics, 2017)
9. Rainbow days. 9 (Star Comics, 2017)
10. Rainbow days. 10 (Star Comics, 2017)
11. Rainbow days. 11 (Star Comics, 2017)
12. Rainbow days. 12 (Star Comics, 2017)
13. Rainbow days. 13 (Star Comics, 2018)
14. Rainbow days. 14 (Star Comics, 2018)
15. Rainbow days. 15 (Star Comics, 2018)
3. Rainbow days. 3 (Star Comics, 2016)
4. Rainbow days. 4 (Star Comics, 2016)
5. Rainbow days. 5 (Star Comics, 2016)
6. Rainbow days. 6 (Star Comics, 2016)
7. Rainbow days. 7 (Star Comics, 2016)
8. Rainbow days. 8 (Star Comics, 2017)
9. Rainbow days. 9 (Star Comics, 2017)
10. Rainbow days. 10 (Star Comics, 2017)
11. Rainbow days. 11 (Star Comics, 2017)
12. Rainbow days. 12 (Star Comics, 2017)
13. Rainbow days. 13 (Star Comics, 2018)
14. Rainbow days. 14 (Star Comics, 2018)
15. Rainbow days. 15 (Star Comics, 2018)
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