sabato 10 novembre 2018

Recensione "Omicidi per signorine" di Robin Stevens

Buongiorno cari lettori, oggi sono qui per parlarvi di una lettura gialla, ma no, non si parla di Agatha Christie. Miss Detective è una serie che mi incuriosiva già da tanto, ne parla molto spesso Chibiistheway (Youtube, Instagram), booktuber che adoro e che vi consiglio di seguire, e alla prima occasione l'ho recuperato. Cercavo anche una lettura abbastanza leggera e di intrattenimento e un buon giallo sembrava proprio la soluzione ideale. Cosa che è stata.


"Omidici per signorine" (Miss Detective #1)
di Robin Stevens


Editore: Mondadori
€11,00 · 272 p.
Genere: giallo, mistero, thriller, scuole medie
Trama: È un pomeriggio come tanti alla scuola Deepdean, quando Hazel trova nella palestra il cadavere della signorina Bell, l'inflessibile insegnante di scienze. Ma poco dopo, quando lei e l'amica Daisy tornano sul luogo del delitto, il corpo della professoressa è scomparso. Per la Wells&Wong, neonata società investigativa fondata da Daisy e Hazel, non si tratta solo di scovare l'assassino, ma anche di dimostrare che un omicidio è avvenuto davvero… il tutto cercando di battere la polizia sul tempo! Le atmosfere di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle rivivono nella prima indagine di due giovani e spericolate investigatrici.





Recensione

Daisy e Hazel sono migliori amiche e insieme hanno fondato la Wells&Wong, una società investigativa segreta. Hazel torna in palestra dopo aver dimenticato il golfino trovando qualcosa che mai si sarebbe immaginata: un cadavere; non un semplice cadavere, ma il corpo della Signorina Bell, l'insegnate di scienze. Terrorizzata torna indietro a chiamare l'amica e la sorvegliante e una volta sul luogo del delitto scopre che il cadavere è scomparso. La società segreta si è dunque incappata nel suo primo vero caso, oltretutto un omicidio che non solo va risolto, ma anche provato.

Le indagini per le due ragazze iniziano a farsi sempre più complicate e rischiose. Avere tempo in cui riuscire a parlare e a raccogliere prove alle Deepdean sembra quasi impossibile, ma piano piano, un pezzo alla volta collezionano indizi, sospetti e alibi su tutti i possibili indiziati.
Le due protagoniste hanno storie e caratteri molto diversi e ben distinguibili all'interno della storia. Daisy è inglese, figlia di un nobile, molto bella, intelligente e impulsiva; adorata sempre da tutti, cerca di essere un passo avanti agli altri e odia essere contraddetta o, peggio, dover ammettere di avere torto. Hazel, al contrario, è intelligente, ma anche cauta e rispettosa delle regole; è originaria di Hong Kong e questo l'ha resa, nel primo periodo a scuola, quella diversa. La loro amicizia sembra quasi improbabile: Daisy è a tratti insopportabile, mentre Hazel eccessivamente troppo emotiva e timorosa; ed è proprio questa caratterizzazione a renderle vere. Non si può essere sempre simpatici, coerenti o avere sempre ragione e Robin Stevens è stata brava nel mostrarlo anche attraverso le due investigatrici.

Ho trovato molto più interessante il personaggio di Hazel, penso sia una cosa assolutamente voluta e ritengo anche che si dimostrerà molto più di quel che sembra. In parte già avviene in questo libro. Daisy è sicuramente una ragazza magnetica e misteriosa, ma forse un po' troppo sicura di sé. Credo sia fantastico il modo in cui Robin Stevens sia riuscita a costruire due caratteri così verosimili e per nulla piatti. È riuscita a equilibrare le sfaccettature delle due protagoniste nonostante una sia la voce narrante.

Questo primo capitolo di Miss Detective me lo aspettavo un po' diverso devo essere sincera. Azzardo a dire che forse si vede che è un primo romanzo: perché non solo ci devono essere introdotti i personaggi e le dinamiche, in modo quasi ridondante per rendercele famigliari; ma perché c'è aria di fittizio ogni tanto. Il caso d'omicidio è molto interessante e intrigante, non cade nemmeno nel finale ed è pieno di risvolti ben costruiti, quello che stona è l'indizio fondamentale. L'ho sentito un po' forzato, non per il tipo di prova in sé, ma per come è stata trattata ed elaborata dall'autrice. È un indizio valido, possibile, inserito al momento giusto, eppure ho come avuto la sensazione che l'autrice abbia voluto un po' strafare con questo oggetto e a mio parare non importava affatto. Spesso basta, in un thriller, solo accennare alcune cose e non per forza renderle così "nere su bianco" perché si rischia di farle risultare troppo costruite all'occhio del lettore. È un peccato perché l'investigazione, fino a quel momento, mi stava piacendo molto, un po' troppo tirata per le lunghe forse (ma, come ho detto, probabilmente voleva solo introdurci la scuola e i personaggi per bene), però quell'indizio usato un quel modo ha stonato molto. Inesperienza, errore puro e semplice, non importa, la storia comunque mi è piaciuta, poi io adoro i gialli classici, e quindi penso che leggerò sicuramente il secondo capitolo della saga.









Miss Detective


0.5, 3.5, 4.5 Cream Buns and Crime: A Murder Most Unladylike Collection (Inedito)
1. Omidici per signorine (Mondadori, 2016)
2. In vacanza con il morto (Mondadori, 2016)
3. Assassino in prima classe (Mondadori, 2017)
4. Un delitto allegro ma non troppo (Mondadori, 2017)
5. Un mistero... coi fiocchi (Mondadori, 2018)
6. Pericolo in famiglia (Mondadori, 2018)
6.5. The Case of the Missing Treasure (Inedito)
7. Death in the Spotlight (Inedito)
8. Untitled (Inedito)

Nessun commento:

Posta un commento

Commenta nel rispetto degli altri.